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Binge eating disorder o abbuffata emotiva: come affrontarla con l’approccio sistemico-relazionale

  • Immagine del redattore: Dott. Luca Raspatelli
    Dott. Luca Raspatelli
  • 19 mag 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 13 giu 2024


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Il binge eating si configura come una complessa sfida, intrecciando le nostre relazioni con il cibo e le emozioni in modi profondi e spesso sconcertanti. Questo comportamento disfunzionale è caratterizzato da un consumo eccessivo e incontrollato di cibo, spesso scatenato da intensi stati emotivi come ansia, stress, tristezza o noia. Durante un episodio di abbuffata emotiva, la persona può percepire una perdita di controllo eccessiva rispetto all'assunzione del cibo, consumando quantità significativamente maggiori di cibo rispetto a quanto sarebbe normale in una situazione di fame fisica. Le abbuffate emotive possono verificarsi ciclicamente e essere seguite da sentimenti di colpa, vergogna e auto-disprezzo. È importante sottolineare che l'abbuffata emotiva non è semplicemente una questione di eccesso di cibo, ma è piuttosto una manifestazione di profonda difficoltà emotiva e psicologica che richiede un'attenta esplorazione e comprensione.


L'approccio sistemico-relazionale considera l'abbuffata emotiva non solo come un comportamento individuale, ma come un sintomo di dinamiche più ampie che coinvolgono il sistema familiare e sociale in cui la persona è immersa. Si esplorano le interazioni e le influenze reciproche tra l'individuo e il suo contesto, inclusi i modelli di comunicazione familiare, le aspettative sociali e le esperienze passate di relazioni interpersonali. Attraverso questo approccio, si identificano i fattori relazionali e ambientali che possono contribuire all'abbuffata emotiva, come dinamiche familiari disfunzionali, modelli di comunicazione distorti e stress cronico nell'ambiente lavorativo o sociale. Questo aiuta a sviluppare un piano terapeutico efficace, che può includere sessioni di terapia familiare o di coppia per esplorare e risolvere i conflitti sottostanti, migliorare la comunicazione e promuovere il supporto reciproco.


Parallelamente, si incoraggia il paziente a sviluppare l'autoconsapevolezza e l'autocompassione, consapevole delle proprie emozioni, dei bisogni e dei modelli di comportamento. Questo lavoro interno, insieme alla terapia relazionale, aiuta a ridurre la vergogna e la colpa associate all'abbuffata emotiva, aprendo la strada alla guarigione e alla trasformazione.

In conclusione, affrontare l'abbuffata emotiva con un approccio sistemico-relazionale offre una prospettiva olistica e integrata, considerando le complesse interconnessioni tra l'individuo e il suo ambiente. Attraverso il lavoro sulle relazioni, la comunicazione e l'autocompassione, è possibile riscoprire l'equilibrio emotivo. Se stai lottando con questo problema, non esitare a cercare il sostegno di uno psicologo esperto nel trattamento sistemico-relazionale, che può guidarti lungo il cammino verso la guarigione e il recupero della tua vita

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Dott Luca Raspatelli

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